Messico

 

In Messico la riforma regolamentare del settore delle telecomunicazioni, accusato di scarsa competitività, è un tema che negli ultimi anni è stato all’attenzione del governo, e tra il 2011 ed il 2012 numerose sono state le critiche mosse: dalle accuse di mancanza di autorità ed efficienza all’ente regolatore Cofetel da parte di compagnie statunitensi, ad indagini volte a verificare pratiche monopolistiche da parte dell’Antitrust Federal Competition Commission (CFC), alla proposta di separazione contabile da parte di Cofetel e rigettata dall’Operatore Telmex, fino alla presa di posizione dell’OECD che spingeva per una decisa riforma dell’intero quadro regolatorio.
Nel marzo del 2013 il governo aveva presentato una proposta di riforma complessiva del settore delle comunicazioni elettronica messicane, successivamente approvata con alcune modifiche dal Congresso e dal Senato. Tale riforma, che mira a dare un impulso competitivo al mercato ed a restringere il potere di Operatori quali America Movil e Televisa, incoraggerebbe nelle intenzioni gli investimenti stranieri e dà all’Autorità poteri di azione al fine di evitare che vi siano Operatori che detengono una quota di mercato superiore al 50%. 
A questo proposito, la legge prevede che l’Instituto Federal de Telecomunicaciones potrà “ordenar la desincorporación de activos, derechos, partes sociales o acciones de los agentes económicos, en las proporciones necesarias para eliminar efectos anticompetitivos”.  ”.  Tale nuovo ente regolatore ha accorpato competenze esclusive in materia di telecomunicazioni e di radiodiffusione, precedentemente affidate all’Autorità antitrust.
I primi effetti della riforma si erano visti già nel mese di dicembre 2013, quando l’Autorità di settore aveva notificato ai due citati Operatori di aver avviato il procedimento finalizzato alla individuazione degli eventuali Operatori dominanti sul mercato.
America Movil è stato riconosciuto come Operatore dominante, con una quota di mercato pari all’80% nella telefonia fissa, ben al di sopra del 50%, soglia oltre la quale l’Autorità può imporre una separazione funzionale della rete.
L’Operatore ha espresso (http://www.americamovil.com/amx/en/cm/news/2014/08072014.pdf) nel mese di luglio 2014 la volontà di procedere ad una separazione volontaria, che dovrebbe comunque essere approvata dall’Autorità, per anticipare possibili provvedimenti da parte di quest’ultima, e ridurre così il numero degli obblighi regolamentari a cui è sottoposta. America Movil non ha però fornito dettagli in merito alla tempistica ed alle modalità dell’operazione.
A novembre 2013, il Presidente messicano aveva presentato la National Digital Strategy, che si basa su cinque pilastri (connettività, partecipazione digitale, interoperabilità, quadro legale e open data), e che ha come obiettivi principali la digitalizzazione della pubblica amministrazione e della sanità, una più efficace lotta alla criminalità, un miglioramento della qualità dell’educazione pubblica.