Organo di vigilanza

La storia

Con l'insediamento dell'Organo di vigilanza si è data attuazione alla governance sugli impegni, uno degli aspetti più importanti dell'intesa raggiunta tra TIM e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per assicurare trasparenza e non discriminazione nell'accesso alle infrastrutture di rete da parte di tutti gli operatori di comunicazioni elettroniche.

Nello specifico, il 19 giugno 2008 Telecom Italia ha presentato all’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, ai sensi della legge n. 248/2006, una proposta di Impegni volti ad integrare e rafforzare gli obblighi già esistenti in materia di parità di trattamento nella fornitura di servizi di accesso alla rete fissa e ad offrire maggiori garanzie di trasparenza in relazione alla qualità della rete ed alla sua evoluzione. 

Il procedimento di valutazione di tali impegni da parte dell’Autorità si è concluso nel dicembre 2008 con la Delibera n. 718/08/CONS, con la quale l’Autorità in parola – ritenendo gli impegni idonei a migliorare le condizioni di concorrenza del settore attraverso adeguate e stabili misure, nonché a rimuovere le conseguenze anticompetitive degli illeciti contestati nei procedimenti sanzionatori avviati in precedenza – li ha approvati e resi obbligatori.

Gli impegni, tesi ad assicurare la parità di trattamento di tutti gli operatori presenti sul mercato erano strutturati sulla logica dell’equivalence of output: Telecom Italia era chiamata a vendere ai diversi operatori servizi wholesale di accesso a condizioni equivalenti (idonee, quindi, a garantire la parità di trattamento) rispetto a quelle che la stessa Telecom Italia offriva alle proprie divisioni retail.

 

La governance della rete di accesso di Telecom Italia e il ruolo dell’Organo di vigilanza

In parallelo all’assunzione degli Impegni, Telecom Italia ha provveduto alla riorganizzazione delle proprie strutture gestionali attraverso la costituzione di “Open Access”, una funzione chiamata a gestire in una logica di efficienza, qualità e parità di trattamento:

  1. tutte le attività di sviluppo e manutenzione delle infrastrutture tecnologiche di rete di accesso;
  2. i processi di fornitura dei servizi di accesso;
  3. la relativa assistenza tecnica.


Compito di Open Access è fornire i propri servizi di accesso alla Direzione Commerciale Retail di Telecom Italia ed agli Operatori alternativi attraverso funzioni Wholesale principale riferimento degli Operatori per la gestione delle richieste commerciali e tecniche (dall’offerta, alla progettazione, vendita, assistenza e fatturazione) relative sia ai servizi di accesso forniti da Open Access che agli altri servizi wholesale.

Il modello Open Access è caratterizzato dalla fornitura di servizi in termini di “Equivalence of Output” (EOO), in base ai quali l’offerta del servizio alla divisione commerciale di Telecom Italia ed agli Operatori alternativi avviene con modalità tali da rispettare il principio di parità di trattamento, ma non necessariamente identiche. Le attività di Open Access e di National Wholesale Services, per la produzione di servizi di accesso, sono separate e gestite autonomamente rispetto alle altre funzioni commerciali di Telecom Italia. 

Conformemente a quanto stabilito negli Impegni, il 1° aprile 2009 Telecom Italia ha istituito l’Organo di vigilanza, struttura che agisce in piena autonomia e indipendenza, ed è deputato a vigilare sulla corretta esecuzione degli Impegni medesimi.

In seguito alla conclusione dell’Analisi di mercato ad opera dell’Autorità (Del. n. 623/15/CONS), TIM ha proceduto a rafforzare le garanzie di non discriminazione in favore degli Operatori alternativi introducendo l’Equivalence of Input su taluni specifici servizi. 

Sulla scorta di tale intervento, l’Autorità di settore ha rafforzato il modello di equivalence, estendendo l’ambito di intervento dell’OdV ad un generale rispetto dei principi di non discriminazione,  non limitandone l’ambito al mero rispetto degli Impegni del 2008.