Modelli di separazione verticale e di equivalence nell'accesso alla rete

L’Organo di vigilanza sulla Parità di accesso alla rete di TIM (OdV) ha presentato il 12 maggio, in un evento on line, le risultanze di tre studi, commissionati sia alla prestigiosa società Cullen International che al dott. Trovato, ricercatore presso l’Istituto Bruno Leoni e IREF, sull’analisi comparata dei modelli di separazione e di equivalence della rete fissa nei principali paesi industrializzati, con lo scopo di fornire un aggiornato benchmark internazionale rispetto al quale analizzare l’attuale modello italiano di separazione.

L’evento è stato introdotto e moderato dal Presidente dell’OdV Prof. Gianni Orlandi mentre le conclusioni sono state affidate al Prof. Pier Luigi Parcu Professore e Direttore dell’Area Media e Comunicazione dell’European University Institute.

In Europa e nel mondo gli Operatori verticalmente integrati hanno sperimentato diversi gradi di separazione della rete di accesso e diverse forme di equivalence nel tentativo di trovare un equilibrio tra l’indispensabile concorrenza del mercato e la legittima aspirazione a sfruttare i propri asset. Raramente nel panorama internazionale troviamo forme di separazione spinte al limite massimo della separazione strutturale o proprietaria. Infatti, troviamo varie forme di separazione funzionale e sempre più spesso incorriamo in forme di separazione legale. Vi sono, inoltre, paesi che per diverse ragioni storiche e politiche hanno sviluppato una propria via alla concorrenza infrastrutturale che non passa attraverso forme di separazione dell’incumbent o una regolamentazione particolarmente spinta.

L’OdV, al fine di porre nella giusta prospettiva lo sforzo italiano nel garantire la parità di trattamento e la concorrenza, ha aggiornato lo studio della società Cullen International, già presentato in un evento a luglio del 2020, in cui alla consueta analisi delle forme di separazione della rete di accesso, del modello di equivalence e della presenza di un organo di vigilanza si affianca un confronto sugli strumenti utilizzati dai vari paesi per garantire la non-discriminazione (KPIs, SLA, Technical replicability Test). I Paesi presi in esame sono: Italia, Repubblica Ceca, Danimarca, Irlanda, Islanda, Regno Unito, Polonia, Svezia, Australia e Nuova Zelanda.

Per quanto riguarda Australia e Nuova Zelanda l’OdV ha voluto approfondire in uno studio separato, affidato al dott. Trovato, le conseguenze delle scelte operate dal legislatore in questi due mercati cosi peculiari rispetto ai percorsi della maggior parte dei paesi. Infatti, essi sono gli unici due paesi in cui si è conclusa una separazione strutturale.

All’aggiornamento del precedente studio Cullen si aggiunge, inoltre, un’analisi sui rimedi regolamentari scelti da cinque significativi paesi europei come Francia, Germania, Olanda, Spagna e Portogallo per stimolare e garantire un’equa concorrenza specialmente per quel che concerne il dispiegamento della fibra.

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Download the Study 2020 by Cullen International (english)

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Download the Wholesale broadband access regulation in France, Germany, The Netherlands, Portugal and Spain (english)

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Download the slides by Cullen International (english)

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Scarica l'Executive Summary dello Studio Cullen (italiano)

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Scarica l'Executive Summary dello Studio Cullen sulla "Regolamentazione dell'accesso a banda larga all'ingrosso in Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna" (italiano)

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Scarica lo Studio Trovato (italiano)

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Scarica le Slide dello Studio Trovato (italiano)

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