Confronti internazionali

Polonia

 

In Polonia Telekomunikacja Polska S.A. (TP SA)  fu designato nel 2006 dall’Autorità di settore UKE Operatore con significativo potere di mercato; ciò portò alla imposizione nei suoi confronti di obblighi di non discriminazione, trasparenza, separazione contabile e controllo dei prezzi.
L’ipotesi di una separazione forzata di TP SA in una divisione retail ed una wholesale fu analizzata nel 2008 dall’Autorità, ed al fine di scongiurare una simile opzione TP propose nel 2009 ad UKE una serie di impegni volontari (la c.d. “Charter of Equivalence”) miranti all’eliminazione delle situazioni di discriminazione che si verificavano nei confronti degli OLO nell’accesso alla propria rete.
I principali contenuti della “Charter of Equivalence”  riguardavano la creazione di una divisione wholesale distaccata, l’impegno a separare i sistemi informatici della stessa divisione wholesale da quelli delle altre divisioni dell’operatore, l’adozione di un codice comportamentale per i dipendenti e la predisposizione di una lista di Key Performance Indicators per il monitoraggio costante del rispetto degli impegni assunti. I contenuti della “Charter of Equivalence” ricordavano per molti aspetti gli Impegni di Telecom Italia: TP per esempio è tenuto a garantire una “equivalence of output” (i prodotti wholesale offerti agli OLO ed i loro prezzi dovranno essere sufficientemente comparabili a quelli offerti alle funzioni proprie commerciali, e non necessariamente gli stessi).

A seguito degli impegni presentati, l’UKE ha sospeso il processo di separazione in atto. Tuttavia, numerosi sono stati i richiami sollevati dalla Commissione europea, la quale nel 2011 ha comminato a TP una multa per abuso di posizione dominante e nel 2012 ha raccomandato all’Autorità polacca di non sollevare TP dall’obbligo di orientamento al costo nei servizi NGN, “unless functional separation or other forms of separation have proved effectively to guarantee equivalence of access”.